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Punto
Croce ....
il ricamo a quadretti
introduzione
l''esperienza insegna
se non siete esperti ...
il disegno
piccoli segreti
le stoffe ed i lavori
E’ strano come a volte un ricordo
dell’infanzia possa poi risvegliarsi prepotentemente e dare origine ad una
attività ed essere fonte di tanta gioia.
Da bambina, come molte, mi avvicinai al ricamo e all’uncinetto, due tecniche
che ancora oggi amo. L’incontro con la scuola media segnò un altro momento
importante. Durante l’estate mi dilettavo in qualche attività con i risultati
che vedrete.
Quando nel 1992 mi ritrovai per le mani, quasi per caso, una copia di un
famosissimo periodico di ricamo non immaginavo certo cosa ne sarebbe derivato. 
Dopo aver sfogliato avidamente la rivista decisi di riacquistarla…ma c’era
in vista il matrimonio di lì a pochi mesi… un contrattempo mi obbligò ad una
pausa di lavoro e in una pagina centrale…ecco: quelle rose sembravano fatte
per me!
Mia madre aveva un po’ di perlè e così iniziai a lavorare a punto croce: fu
una rivelazione.
Tuttavia alla seconda rosa smisi…i fiori delle bomboniere aspettavano!!!
Nel frattempo nacque una bambina ed io preparai una copertina:
Alzi la mano chi non ha mai visto un ricamo a punto croce.
In questi ultimi cinque anni si è assistito ad un proliferare di riviste e addirittura enciclopedie . Non poteva certo rimanere indietro la programmazione al computer.
I più informati sapranno che esistono programmi che consentono di trasformare qualsiasi immagine in schema di base per il punto croce.
Si è assistito ad una vera febbre del punto croce che ha coinvolto anche persone completamente allo scuro delle tecniche del ricamo e che non avevamo mai visto un ago. Il punto croce ormai può comparire ovunque, anche unito ad altre tecniche.
Un capitolo a parte merita il PUNTO ASSISI che utilizza in un modo speciale il punto croce realizzando capolavori che l’ hanno reso un vanto del genio italiano ( e non esagero mica!) .
Ma certo il suo successo non è dovuto solo al fatto che le riviste ci fanno l’occhiolino invitanti dalle edicole, ma dal fatto che si tratta di una tecnica rilassante, che da subito risultati, adattabile e …molto facile.
Almeno così sembra. In realtà il vero esperto ( uso il maschile perché so che anche gli uomini si dilettano) per ottenere un buon ricamo deve realizzare un rovescio perfetto un po’ come in tutti i ricami.
Ma anche il dritto presenta le sue insidie. Vediamo insieme gli errori da evitare. Quanto dirò vale per tutti i lavori con la stoffa.
Se non siete esperti ricordate che...
Come capire se il disegno scelto fa per noi ?
E’ fondamentale stabilire con certezza che il disegno scelto sia della grandezza giusta.
Si tratta di un’operazione molto delicata. In caso di necessità si può modificare uno schema aggiungendo, talvolta togliendo, punti ma attenzione: le proporzioni vanno rispettate! A volte, se lo schema non è di gran qualità, può essere necessario ritoccarlo per migliorarne l’effetto. Classico esempio: il contorno con punti interi effetto "scalini" riceve più armonia se tra uno "scalino" e l’altro inseriamo un punto croce a metà che non è difficile da ricamare!
L’esperienza mi ha insegnato che è meglio…:
es. se il lato orizzontale ha n° 10 quadretti = 5 / 5; se ne ha 11 = 5 / 6
dal disegno scelto con spille prima e con filo colorato
poi ma non
dimenticare di lasciare la "cornice"!;Anche quanto dirò adesso è frutto di esperienza diretta, perché all’inizio nessun testo spiegava i segreti ( forse neanche adesso). Per le più navigate saranno cose note. Fatemi sapere comunque che ne pensate.
Due tecniche ci aiutano:
Quando anche l’ultimo punto è fatto, dopo aver ben controllato che sia giusto, con l’ago si deve fissare il filo in modo che non si veda.
Io utilizzo due metodi:
la sovrapposizione
dei fili.
Se è sbagliata è un difetto che si nota a colpo d’occhio. Il punto croce è
caratterizzato da due fili che si incrociano sempre nello stesso modo. Cioè il
giro di andata deve avere tutte le sbarrette verso destra o verso sinistra (
più raro); il giro di ritorno completa con la stanghetta al senso contrario.
Non si deve mai derogare a questa regola realizzando quadretti con stanghette
che si incrociano alternativamente. Qui non posso fornire tutti i particolari
per ottenere la perfezione in situazioni particolari, sarebbe molto complicato.
contornare la stoffa.
E’ una protezione molto importante, l’ho inventata subito per proteggere i
piccoli pezzi di stoffa delle ragazze che rischiavano, altrimenti, di fare una
brutta fine. Si ricama una parte del punto croce per tutto il bordo con filo da
cucire normale nel colore della stoffa.
il
Punto scritto. Ritengo sia una rifinitura essenziale. Si può realizzare in tinta o in nero ( più adatto per disegni semplici o di bambini ) con uno o due fili per tutto il contorno ma anche dentro, per gli sciccosi.
Se volete un consiglio
ricordate che: si inizia senza nodo, dalla parte che ha più quadretti in fila
sulla stessa riga. Per finire si passa il filo per 1 cm circa
sotto ai punti
già ricamati, poi si può tagliare.
Due sono le tecniche: